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Mindfulness

Che cosa indica la parola Mindfulness?

Mindfulness è uno stato mentale con particolari qualità’ dell’attenzione e della consapevolezza che possono essere coltivate e sviluppate attraverso la meditazione.

Quando la mente è in preda all’insoddisfazione e alla inconsapevolezza è difficile restare calmi e rilassati. A volte non sappiamo neppure cosa stiamo pensando, sentendo, facendo.

Quando la mente è dominata dall’inconsapevolezza, tutte le nostre decisioni e le nostre azioni ne risentono. Perdiamo il contatto con il nostro corpo e con i suoi segnali e messaggi.

Quando funzioniamo in questo modo automatico, mangiamo senza gustare veramente, guardiamo senza veramente vedere, tocchiamo senza veramente sentire e parliamo senza sapere cosa stiamo veramente dicendo.

Sapere cosa stiamo facendo momento per momento è l’essenza della pratica di consapevolezza. Il presente è il solo momento in cui possiamo percepire, sentire, imparare, agire, cambiare, guarire.

La pratica della consapevolezza richiede solo che facciamo attenzione e guardiamo le cose così come sono. Le pratiche di Mindfulness vogliono farci rendere conto del costante flusso di giudizi e di reazioni alle esperienze interne e esterne in cui siamo coinvolti e imparare a distaccarcene.

Il processo essenziale della Mindfulness è la disidentificazione dai contenuti dell’esperienza e lo spostamento verso la consapevolezza.


Il programma Mindfulness è nato dagli studi di Kabat-Zinn, un professore di Medicina, che a partire dal 1979 ha sviluppato dei protocolli strutturati per introdurre la meditazione di consapevolezza come intervento in contesti clinici. I programmi hanno la durata di otto settimane.

La parte più importante del programma è però il lavoro a casa , con pratiche di esercizi di Mindfulness , letture, pratiche informali.

Le applicazioni cliniche sono ampie, come la sindrome da dolore cronico o patologie cardiache o il diabete, a patologie psicosomatiche, come la psoriasi o la fibromialgia, a patologie psicologiche, come i disturbi d’ansia, depressivi, alimentari…

Numerose sono poi le applicazioni non cliniche

  • nello sport
  • nei contesti educativi
  • alle situazioni di disagio sociale
  • ai contesti lavorativi

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